Discussione: Il sottostante e le sue opzioni
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29-10-13, 14:15 #111
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Io il Dax non l'ho analizzato perchè non lo conosco.
Anzi sarebbe interessante che qualcuno analizzasse il sottostante su cui opera per verificare le eventuali differenza da quanto ho rilevato io sul Bund. E poi postare qui.
Ad esempio sarebbe interessante avere valutazioni circa la profondità della fascia PIDI per i sottostanti diversi dal Bund, anche allo scopo di elaborare una formula matematica che permetta di calcolarli per tutti.
In ogni caso non mi sembra che sia opportuno.
Perchè a guardare bene su Novembre per il Dax la forza rialzista è superiore al doppio di quella ribassista.
Mentre a Dicembre se pur posizionata su altri numeri sembra attorno ad un terzo.
Quelli che hanno scadenza a Novembre o agiscono ora oppure è tardi, mentre gli altri potrebbero anche attendere per agire. E a noi ci interessa rilevare ciò che accade ora e non domani.
Inoltre sulla pressione intraday oltre all'ammontare dei volumi, che nella formula parzialmente si eliminano a vicenda, ciò che incide molto sono gli spostamenti di ruoli, perchè accadono nei momenti salienti come quello dei passaggi di strike. Ed è li che occorre avere delle informazioni per essere pronti ad agire.
Li la domanda shakespeariana è: "Hedggiano o non Hedggiano? Questo è il problema!"Ultima modifica di pidi10; 29-10-13 alle 14:25
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29-10-13, 15:06 #112
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29-10-13, 15:14 #113
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Hai perfettamente ragione, ma interpretando l'affermazione di Sifuandrea, penso che, poichè il Vix si usa per capire quale sia il livello della paura nel mercato e da questo desumere quale potrebbe essere l'andamento generale dei prezzi, lui abbia inteso quanto spiegato da me, che valuta la paura anch'esso, ma invece di dare un'indicazione generale la dà sul sottostante su cui stai lavorando momento dopo momento, un mezzo più pratico e forse più comodo da utilizzare.
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29-10-13, 16:28 #114
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29-10-13, 17:31 #115
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Ciao Familytaz,
no davo solo un'interpretazione di quanto affermato sopra.
Il Vix da un'indicazione molto generale.
Che ha una sua utilità, ma diversa dalla rilevazione della pressione intraday.
Ad esempio se la pressione intraday resta positiva mentre il prezzo del sottostante ritraccia è molto probabile che il ritracciamento sia falso. E che magari tu ti puoi risparmiare un'hedggiata.
Questo col Vix non lo puoi fare.
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29-10-13, 17:40 #116
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30-10-13, 00:54 #117
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Money Management
Ora che ho descritto anche la Guerra che si svolge sul campo di battaglia, diventa semplice capire perché io ho affermato che ciò che accade nel mercato è un vero e proprio film d’azione ed è possibile sentire anche i suoni e i rumori della battaglia.
E a questo punto diventa anche facile valutare con maggiore oculatezza alcuni indicatori tradizionali che basano la loro predizione esclusivamente su aspetti grafici, riguardanti il solo prezzo del sottostante.
Ora vedremo alcuni aspetti che riguardano la gestione del trading.
Con il nome Money Management si possono intendere un’infinità di azioni, strategie e trucchi, che hanno tutti una caratteristica comune: quella di fare aumentare le probabilità di vincita a nostro favore.
Spesso le tecniche di Money Management prevedono però incrementi di capitale per recuperare perdite o per conseguire maggiori guadagni e quindi aumenti talvolta non sopportabili dai traders.
Non dico che sia sempre così naturalmente.
Io ho sperimentato una regola di Money Management che ha molti pregi e qualche difetto, ma che vale la pena sperimentare.
E’ ovvio che più si pretende di guadagnare e maggiori sono i rischi a cui ci si espone.
Il che significa che chi cerca e pratica una forma di moderazione, è meno esposto al rischio.
Ma cosa significa essere più esposti al rischio?
Significa che su 100 persone che adottano la stessa strategia più esposta al rischio, quelle che perderanno saranno un numero più alto delle perdenti facenti parte di altro gruppo da 100 unità che ha adottato una strategia a rischio più contenuto.
Detta così, cioè orizzontalmente, può sembrare che ci possa riguardare poco, ma se la diciamo verticalmente suona così.
Se su 100 persone al termine del test 60 sono perdenti, significa anche che ognuno dei partecipanti, su 100 giorni di trading, in 60 è molto probabile che perderà.
Quindi diamo un senso alle parole, essere maggiormente esposti al rischio in definitiva significa perdere di più.
Di conseguenza una forma di moderazione nei guadagni non significa necessariamente guadagnare di meno rispetto a coloro che non la praticano.
E non vale il principio per cui il maggior numero di perdite di questi ultimi non determinerà maggiori perdite in valore assoluto per merito dall’adozione degli stop loss.
Perché è vero che lo Stop Loss ti blocca una perdita maggiore, ma comunque ti procura una perdita e molto spesso te la procura ripetutamente.
E la somma di tali perdite potrebbe portare il guadagno complessivo al di sotto di quello ottenibile con maggiore moderazione.
Nel trading occorre essere capaci di riconoscere le pie illusioni, molto spesso la presunta ancora di salvezza dello Stop Loss lo è.
Io sugli Stop Loss ho idee molto precise che però non intendo raccontare qui anche perché se vengono fraintese possono diventare pericolose. E non basta una discussione su un forum per capirle a fondo.
Basti sapere che i miei programmi automatici non ne usano.
Quindi allo scopo di individuare una forma di moderazione accettabile il ragionamento che ho fatto è il seguente.
Ipotizziamo che due persone si siedano al tavolo da poker alle 20 di sera e che una di loro alle ore 22 registri un guadagno interessante.
A quel punto si chiede se gli convenga continuare a giocare fino a mezzanotte per sfruttare la giornata fortunata oppure alzarsi dal tavolo.
Fino a che lui sta seduto al tavolo e continua a giocare, il suo avversario ha una probabilità di recuperare il perduto superiore allo zero.
Ma se lui si alza e smette, il suo avversario non ha più alcuna probabilità di recuperare quanto perso da lui.
D’altra parte lui, il vincente, fintanto che resta seduto a giocare, non può affermare al 100% di poter spendere la sua vincita.
Solo se si alza e smette di giocare acquisisce questa certezza matematica e azzera le speranze dell’avversario.
Noi ogni giorno siamo seduti ad un tavolo simile a quello da poker citato nel ragionamento ed il nostro nemico è il mercato.
Ognuno di noi opera nel trading per ottenere qualcosa a fine mese.
Allora dovrebbe stilare all’inizio di ogni mese un piano di battaglia che preveda di ottenere ogni giorno di Trading vincente una frazione di ciò che vuole raggiungere a fine mese.
Quindi deve ipotizzare il numero dei giorni in cui suppone di perdere e detrarli dal totale complessivo dei giorni operativi nel mese.
Questo numero però varia in funzione della sua prudenza, più sarà prudente, meno guadagnerà giornalmente, ma più giorni di guadagno avrà nel mese.
Poi deve ipotizzare il totale delle possibili perdite conseguibili nei giorni di perdita.
Infine deve sommare tale valore a quello che intende ottenere a fine mese e distribuirlo equamente su ogni giorno in cui ipotizza una vittoria.
A questo punto potrà applicare la regola di Money Management:
Tale cifra costituirà il suo obiettivo di guadagno giornaliero, che appena raggiunto determinerà la sospensione della sua attività di trader per quella giornata (obbiettivo raggiunto).
Sperimentando questa regola si potrà assistere a giornate in cui essa ti avrà salvato la pelle, ma anche ad altre in cui essa ti ha tagliato dei possibili guadagni.
Ma in linea generale per fare trading è preferibile che a comandare siamo noi piuttosto che sia il mercato.
Questa forma di Money Management si integra con la visione del mercato.
Infatti adottandola, ogni mattina si conosce il proprio obiettivo da raggiungere ed in base a come si presenta il campo di battaglia del giorno si può programmare il momento in cui agire per raggiungerlo con il minor rischio possibile.
Ad esempio scegliendo di agire al superamento del Punto di Non Ritorno o al momento dell’uscita delle News una volta messo bene a punto il metodo per misurare la Pressione Intraday del mercato nei minuti immediatamente precedenti, o contrarian sul rimbalzo interno del prezzo sulla Frontiera di Direzione o sui limiti di una fascia PIDI.Ultima modifica di pidi10; 30-10-13 alle 00:57
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30-10-13, 12:54 #118
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sono rimasto un po' indietro ma sono in fase di recupero
quando parli di 300 lotti / 30 secondi stai facendo un esempio o consideri davvero 300 una soglia sensibile per il Bund? Mi pare così bassa da far scattare l'alert troppo di frequente per essere utile
Tempo fa avevo notato che 3000 lotti / 60 sec possono indicare una sosta nel movimento di brevissimo però non credo che sia quello che stai cercando in questo momento
Mi sono un po'perso qui
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30-10-13, 16:19 #119
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Io uso esattamente quel paramentro sul Bund.
E ti do un'informazione quantitativa.
I Miei programmi fanno la foto (log) di tutti i paramentri interni ogni 60 secondi, ma quando passano 300 lotti in meno di 60 secondi lo fanno subito.
Tra i lotti di 300 in meno di 60 secondi ci sono anche quelli in meno di 30 secondi.
Al termine della giornata se facessi il log solo ogni 60 secondi avrei circa 650 logs.
Invece ne ho circa 1800.
Ci sono momenti di calma piatta.
Ma poi quando inizia il movimento i 300 lotti in meno di 30 secondi iniziano a passare di continuo.
Vedila come una sirena d'allarme che si accende e continua a suonare fino a che l'allarme non sia cessato.
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30-10-13, 17:05 #120
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ok, quindi ti capita 1800-650 = 1150 volte al giorno, coincide con la mia osservazione che capita molto spesso. Capisco il concetto della sirena ma non l'uso che però immagino mi sarà chiaro più avanti
è come costruire un arco, si mettono tanti pezzi insieme ma solo quando è finito sta in piedi da solo